Cos’é la licenza ADM o AAMS
L’Agenzia Dogane e Monopoli svolge un ottimo lavoro di vigilanza e controllo sul settore gambling del nostro Paese. L’ADM ha inoltre avviato un programma per promuovere pratiche di gioco responsabili, chiamato “Gioco legale e responsabile”, con l’obiettivo di sostenere un corretto atteggiamento nei confronti del gioco e limitare la ludopatia.casino online non aams Con mezzo euro è possibile attivare alcune funzioni bonus delle slot e partecipare a mini-tornei con buy-in simbolici. Queste offerte diversificano l’esperienza di gioco e forniscono opportunità di vincita non disponibili sulle piattaforme AAMS tradizionali.
Lo step 2 è l’inizio della registrazione tramite compilazione del modulo online. Nello step 6 bisogna effettuare un deposito rispettando le condizioni dell’eventuale bonus. Prima di effettuare il prelievo delle vincite, dovete soddisfare i requisiti di puntata e verificare la vostra identità, come da normativa rispettata dai casinò online legali AAMS.
È molto importante conoscere le differenze tra casinò unbiased e casinò biased, perché la correttezza dei risultati di gioco è garantita soltanto dai primi. L’algoritmo degli operatori unbiased, infatti, non interferisce con l’RNG dei giochi, come invece fa quello dei casinò biased (per avvantaggiare le sale da gioco stesse). Uno dei principali requisiti dell’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) per il rilascio della licenza agli operatori che vogliono entrare nel mercato italiano è la presenza di strumenti per favorire pratiche di comportamento responsabili. Abbandonati da tempo gli obsoleti client desktop, oggi si gioca online direttamente da browser, con piattaforme stabili, sicure, semplici da usare e versatili. È sufficiente aprire Chrome, Safari, Edge o un altro programma per navigare sul web, visitare il sito dell’operatore e accedere al proprio account di gioco.
È diventato particolarmente popolare nei mercati di nicchia e completa Evolution con il suo focus etnico.
Per cominciare, i fattori fondamentali per distinguere i siti di gioco legittimi da quelli truffaldini sono sicuramente la licenza AAMS/ADM e i protocolli di sicurezza informatica. Tuttavia, MAI aprire più account nello stesso casinò – questo porta al ban immediato e alla perdita dei fondi. Utilizzate sempre gli stessi dati personali per evitare problemi durante la verifica.
In realtà, se la vincita avviene online, si configura un illecito, come sopra spiegato, in virtù del fatto che gli utenti possono accedere soltanto a operatori riconosciuti da ADM. Uno degli interrogativi più comuni degli utenti riguarda la dichiarazione delle vincite al Fisco, in fase di denuncia dei redditi. In base a quanto spiegato, gli importi vinti tramite l’attività di gioco legale online non devono essere dichiarati, perché la ritenuta d’imposta è in capo al concessionario. Da quanto appena detto risulta chiaro che giocare d’azzardo sui siti non autorizzati dall’Amministrazione autonoma dei monopoli di stato non solo è illegale ma costituisce perfino reato. Se vi siete mai chiesti cosa si nasconde dietro il gioco in un casinò non AAMS, non vi resta che leggere questo articolo. Su Internet sicuramente non c’è tema più approfondito di quello delle restrizioni sui casinò online e tutto ciò che non è riconosciuto dall’AAMS.
Ciò vuol dire che partecipare a un gioco certificato dall’Aams significa prendere parte a un’attività approvata dallo Stato. L’ente che governa il gioco d’azzardo in Italia è l’AAMS, o Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Questo ente regolatore è responsabile della concessione di licenze e della regolamentazione di tutte le attività di gioco d’azzardo in Italia.
L’istruttoria è condotta dall’ADM, che si riserva di richiedere informazioni o documenti aggiuntivi. Nel caso in cui la domanda venga approvata, la licenza viene rilasciata ma ha una validità limitata di 10 anni, eventualmente rinnovabile per altri 10. La licenza per il gioco a distanza (da qui l’acronimo GAD) rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) in seguito alla riforma del Decreto Legislativo del 26 ottobre 2019, n.